Come rendere la supply chain resiliente: strategie e strumenti
Costruire una supply chain resiliente oggi vuol dire affrontare in maniera unificata approvvigionamento, produzione e distribuzione, rivedendo dalle fondamenta tutti i meccanismi che rischiano di creare colli di bottiglia o di rendere più vulnerabile la catena del valore. Più facile a dirsi che a farsi: un approccio del genere richiede non solo tecnologie intelligenti ma anche la precisa volontà di operare una profonda trasformazione del modus operandi e, soprattutto, il coraggio di avviarla, affrontarla e sostenerla nel tempo.
Supply chain resiliente, perché abbandonare l’approccio tradizionale
D’altra parte, l’alternativa è continuare a perdere vantaggio competitivo nei confronti di quelle imprese che, dopo aver scelto di adattarsi al nuovo contesto, hanno già intrapreso un percorso di cambiamento in ottica data-driven per sviluppare capacità predittive avanzate e modelli organizzativi flessibili.
Le iniziative estemporanee attuate in modo reattivo non risolvono i problemi fondamentali di una supply chain sempre più stratificata e interdipendente e i miglioramenti strettamente focalizzati su singoli processi non fanno che aumentare i silos e le disconnessioni funzionali.
Allo stesso tempo, non si può più contare solo su dati interni storicizzati: non aderendo all’attualità dell’ecosistema in cui opera l’impresa, rischiano di limitare la visibilità e inficiare l’efficacia del processo decisionale, portando inoltre a sviluppare strategie miopi, che spesso tralasciano le opportunità offerte dalla collaborazione con gli altri attori della filiera.
Una supply chain resiliente ai rischi, dunque, richiede un approccio totalmente diverso. Si rivela necessario, prima di ogni altra cosa, collegare ciascuno dei processi presenti all’interno della catena di fornitura e dell’intera azienda, contestualizzare ogni decisione attraverso la correlazione dei dati operativi in tempo reale e collaborare con l’ecosistema creando connessioni digitali con tutti i partner di filiera. Andiamo più nel dettaglio.
3 step per una supply chain resiliente
Come primo passo, è necessario per collegare i processi e prevedere eventuali problemi di fornitura, inventario e prestazioni, ridurre i tempi di inattività e soddisfare la domanda dei clienti più velocemente. Allo stesso modo, permette di creare cicli di feedback continui per abilitare un miglioramento costante delle operazioni, a vantaggio anche della sostenibilità e della riduzione di emissioni e sprechi.
In secondo luogo, è essenziale implementare tecnologie intelligenti per trasformare il modo in cui si utilizzano i dati in tempo reale e aumentare così la trasparenza e l’identificazione degli obiettivi di medio e lungo termine realmente perseguibili; per farlo bisogna tenere ben presente che contestualizzare le decisioni dipende dalla predittività delle implicazioni che ogni scelta determina sull’intera catena di fornitura, inclusi i costi aggiuntivi e i ritardi.
Costruire un ambiente collaborativo con gli attori che costituiscono l’ecosistema in cui opera l’azienda, infine, è essenziale per ottenere una visibilità completa sulle capacità e sulle prestazioni dei partner per coordinare le operazioni e pianificare con precisione la distribuzione dell’output produttivo, individuando e scegliendo in modo strategico i fornitori in grado di assecondare, all’occorrenza, rapidi cambi di rotta nel momento in cui mutano repentinamente scenari e regole del gioco.
Dobbiamo però sempre considerare che estendere la visibilità della supply chain per rispondere alle eccezioni in tempo reale vuol anche dire monitorare il sentiment dei clienti per fornire un modello predittivo basato sulla domanda e sulla sua evoluzione. Il tutto mettendo in connessione produzione e logistica.
Supply chain resiliente e sostenibile: il passo successivo
Far convergere tutti gli input verso un unico punto di attenzione è il passo da compiere anche nell’ottica di presidiare in modo proattivo i temi ESG, cominciando a utilizzate i dati critici su materiali, consumi energetici ed emissioni per eliminare gli sprechi e prendere decisioni di progettazione sostenibili.
La sinergia con i fornitori è quindi alla base della creazione di un sistema logistico realmente condiviso, in grado di ottimizzare le spedizioni e ridurre le scorte eccessive, premessa a una migliore gestione degli asset, che a sua volta consente di ridurre al minimo il consumo energetico e le emissioni, specialmente nel comparto Manufacturing.
Una maggiore coesione con partner e con i supplier di servizi è fondamentale anche per ottimizzare i tempi di viaggio dei tecnici. A cascata, tutti questi benefici ottenuti sul fronte della sostenibilità del business si ripercuoteranno positivamente anche sull’efficienza e sulla resilienza della supply chain.
Supply chain resiliente, il valore aggiunto di SAP
Come si fa, in concreto, a sviluppare un approccio data-driven per una supply chain resiliente e quali strumenti occorrono per mettere al servizio della catena di approvvigionamento strategie basate su decisioni informate? Occorre dotarsi di un ERP di nuova generazione come SAP S/4HANA, in grado di integrare funzionalità di gestione e controllo sempre più complesse, producendo analisi utili a ricomporre in un’unica vision tutti gli elementi che concorrono a formare gli scenari in cui operano i processi di business. Ma non solo: il modulo Digital Supply Chain di SAP è ideale per gestire in modo integrato la catena di approvvigionamento, dalla produzione alle attività di monitoraggio e controllo, facendo leva su dati trasparenti e accessibili in tempo reale.
Consapevole delle nuove esigenze delle imprese sul fronte del supply chain management e in qualità di Gold partner di SAP, Present propone un’ampia gamma di servizi per la valorizzazione del patrimonio informativo aziendale lungo quest’asse. Facendo leva sulle tecnologie e sulle soluzioni dell’ecosistema SAP e integrandole con competenze specifiche per settore di attività, Present aiuta le imprese a mettere al servizio della catena del valore soluzioni basate su artificial intelligence, machine learning e advanced analytics per ottenere una governance end-to-end basata sull’analisi dei dati e finalizzata alla creazione di una supply chain resiliente e intelligente – in piena ottica supply chain management.