Observability e monitoring: il caso di Enel
Consolidare Observability e monitoring in un unicum fruibile è un obiettivo che sempre più aziende si pongono e che ha origine principalmente dalla caratteristica dei sistemi informativi di crescere in termini di complessità con il passare del tempo. Il caso di Enel che raccontiamo oggi nasce proprio dal bisogno di riconsiderare le piattaforme interne in un’ottica di best practices e con una impostazione più adeguata ai bisogni di una enterprise moderna.
Observability e Monitoring hanno bisogno di chiarezza
La complessità crescente dei sistemi è senza dubbio uno dei principali ostacoli sia alla qualità del servizio sia alla governance, come sottolinea il rapporto The State of Observability 2024 di Dynatrace. E se il problema oggi sta entrando nel radar delle aziende di ogni dimensione, nei primi anni 2020, quando Enel ha richiesto a Present di avviare un progetto in questo senso, era già una problematica attuale per le aziende di dimensione Enterprise. Racconta il punto di partenza e l’evoluzione del progetto Vincenzo Pennarola, nostro Technology Infrastructure Delivery Manager.
“L’esigenza iniziale era di rivedere la piattaforma di Enterprise Observability, per la quale Present è interlocutore. Questa richiesta è nata in realtà da un lavoro iniziato due anni prima, con l’implementazione di strumenti per la gestione dei problemi in ambito Application management e la gestione degli eventi, che inizialmente prevedeva l’uso combinato di Dynatrace e IBM Cloud Platform AIOps”.
L’integrazione come punto di partenza nel caso Enel
Il bisogno primario identificato da Commend è stato quello di integrare i due ambienti di Application Management e gestione degli eventi. “Questo doveva essere fatto all’interno della piattaforma del cliente – spiega Pennarola – che utilizza ServiceNow. Qui bisognava organizzare e orchestrare gli automatismi di gestione degli incidenti, ma anche fare in modo di fornire alla control room uno strumento per scartare i falsi positivi.
Pennarola spiega che “inoltre ci è stato richiesto di creare un sistema per la visualizzazione degli eventi in forma grafica, non tabellare come avveniva in passato”. Present ha quindi progettato, creato e configurato una interfaccia grafica per collegare l’event management con lo strumento per la gestione delle automatic remediation. Una interazione fra Tre piattaforme eterogenee, con il compito di farle lavorare insieme.
La messa in opera dell’implementazione
Lo scopo di integrare gli strumenti e farli lavorare fra di loro era principalmente quello di generare automazioni a beneficio della control room per utilizzare tutte le potenzialità degli strumenti utilizzati da Enel. “La parte di data visualization – spiega Pennarola – è ugualmente importante anche se agli inesperti può sembrare residuale. Nella realtà mettere a disposizione le informazioni in modo fruibile è un presupposto dell’Observability che altrimenti perde una parte significativa del proprio valore.
“L’aggregazione dei dati e l’unificazione delle piattaforme ci ha permesso di creare informazioni che potenzialmente possono essere usate dal team di sistemisti e dallo sviluppo applicativo per fare analisi dei problemi a più alto livello” racconta ancora Pennarola, che conclude: “In partenza avevamo un ambiente eterogeneo, ora è omogeneo e più fruibile, in modo più veloce e diretto”. L’obiettivo di utilizzare appieno i tre ambienti a disposizione, che era uno dei presupposti del progetto, è stato raggiunto con successo: l’integrazione è operativa dal 2022, dopo una fase di implementazione durata circa due anni, anche in un polo presente in Spagna.
Enel sintetizza così questa collaborazione: “Il progetto immaginato e realizzato da Present ha permesso al nostro control center di snellire i flussi di lavoro e migliorare i tempi di risposta in caso di incidente. Il funzionamento orchestrato e aggregato delle tre piattaforme di cui disponevamo e il nuovo sistema di data visualization ci hanno permesso di iniziare a utilizzare il vero potenziale dei dati che stiamo raccogliendo, e per questo, successivamente al lancio, abbiamo iniziato a richiedere nuove funzionalità e implementazioni”.
Un progetto in evoluzione
Una delle consuetudini dell’innovazione è che nessun progetto finisce con il Go Live. Successivamente al rilascio ci sono stati numerosi miglioramenti: un rilascio costante di modifiche sulla base di nuove richieste di Enel, che ha così dimostrato di avere intenzione di sfruttare pienamente il potenziale della nuova piattaforma. “Principalmente si è trattato di correlazioni per rendere ancora più agile il lavoro del control center, per eliminare rumore di fondo e falsi positivi, oltre a un sistema di maintainance specializzato per il provisioning” dice Pennarola.
Per gli sviluppi futuri è attualmente in fase di valutazione l’adozione di strumenti basati su IA sia per i dati analitici, sia per una gestione più appropriata e puntuale degli eventi. “Il tema dell’automazione dipende dagli approcci del cliente: alcuni, come in questo caso, preferiscono mantenere un controllo. In questo ambito c’è la centralità del control center e delle competenze dei professionisti che vi lavorano. Per questo le decisioni per l’automazione ben ponderate, con una adozione moderata”, conclude Pennarola.