Il procurement management è un pilastro strategico per le aziende evolute, e i processi tradizionali, spesso frammentati e non integrati, non riescono a soddisfare le esigenze di un mercato in rapida evoluzione. Con l’aumento delle complessità operative e normative, l’adozione di strumenti innovativi e digitali è diventata imprescindibile. Una gestione agile, basata su soluzioni tecnologiche innovative, può trasformare radicalmente questo ambito, ottimizzando le operazioni e migliorando i risultati: è in quest’ottica che la soluzione integrata di procurement management Pride promette di potenziare automatizzate e portare efficienza alla gestione dell’intero processo di approvvigionamento aziendale.
Il processo di approvvigionamento aziendale comprende diverse fasi, ognuna delle quali richiede coordinamento, controllo e trasparenza: dall'identificazione dei bisogni alla selezione e all'onboarding dei fornitori , passando per la negoziazione, la contrattualizzazione e la gestione dei pagamenti. Questo flusso, se affrontato con metodi tradizionali, presenta numerose criticità. Un approccio analogico o anche dematerializzato, ma non integrato, al procurement management comporta un'elevata probabilità di errori manuali, duplicazione di informazioni e mancanza di visibilità sul processo.
Un esempio? Basti pensare alle attività di qualifica dei fornitori che, se non automatizzate, richiedono lunghe verifiche manuali, spesso soggette a ritardi e incoerenze nei dati raccolti. Un altro punto debole riguarda la gestione dei contratti e delle richieste di fornitura. Senza strumenti digitali adeguati, diventa difficile tracciare lo stato delle gare, valutare in modo oggettivo le offerte ricevute e garantire la conformità alle normative. Infine, i pagamenti ai fornitori spesso soffrono di lentezze e incongruenze dovute alla scarsa sincronizzazione tra i sistemi ERP, tesoreria e documenti contrattuali. Per tutte queste ragioni, un approccio tradizionale al procurement management non è più in grado di supportare in maniera adeguata le esigenze delle aziende moderne.
La soluzione per un procurement management davvero evoluto esiste e si chiama Pride: si tratta di una suite tecnologica avanzata, progettata da Present per gestire in modo efficiente ogni fase del ciclo di approvvigionamento. Grazie a sette moduli integrati, abilita una governance completa e trasparente, migliorando i flussi di lavoro e garantendo la sicurezza di ogni procedura. La piattaforma utilizza intelligenza artificiale e Robot Process Automation per automatizzare azioni ripetitive e ridurre il margine di errore. Caratteristica saliente di Pride è la sua capacità di estrarre e classificare dati da documenti strutturati e non strutturati, funzionalità che semplifica notevolmente ogni flusso operativo. Inoltre, questa soluzione si integra facilmente con sistemi ERP e CRM aziendali, semplificando la gestione documentale e accelerando i processi. Questo approccio modulare consente alle aziende di ottimizzare ogni aspetto del procurement management, eliminando la necessità di scambi manuali via e-mail e migliorando l'efficienza operativa complessiva. Non ultimo, l’approccio low-code rende l’adozione della suite semplice e personalizzabile in base alle esigenze specifiche di ogni organizzazione.
La forza di Pride risiede nella sua modularità, che consente un approccio personalizzato e scalabile al procurement management. Ogni modulo svolge un ruolo chiave nel migliorare l’efficienza del processo di approvvigionamento:
Adottare una soluzione così strutturata e agile, dunque, significa ottenere vantaggi tangibili in ogni fase del procurement management. In generale, l’automazione di flussi documentali e pagamenti accelera i processi, riducendo i costi e migliorando la redditività complessiva. Per quanto riguarda invece la qualificazione dei fornitori, le operazioni diventano più rapide e precise, limitando drasticamente il rischio di collaborare con partner inaffidabili. La gestione delle richieste e delle gare - grazie a maggiore trasparenza e competizione - consente inoltre di ottimizzare i costi e migliorare le condizioni contrattuali. Non solo: la gestione dei contratti, supportata da strumenti di monitoraggio avanzati, garantisce conformità e maggiore controllo, mentre la riconciliazione automatica dei pagamenti riduce il rischio di frodi e di errori. Infine, il monitoraggio delle performance dei fornitori, tramite dashboard intuitive, permette decisioni strategiche basate su dati reali e aggiornati, potenziando l’operatività e favorendo collaborazioni più solide a lungo termine. Ottimizzare il procurement management con Pride, in sintesi, significa non solo aumentare la produttività ma anche acquisire un vantaggio competitivo duraturo.