I servizi gestiti o managed services oggi rappresentano una modalità sempre più diffusa di gestione di infrastruttura IT, reti e applicazioni in outsourcing. A differenza del classico modello break/fix in cui la fornitura IT avviene di volta in volta su richiesta dell’azienda cliente, i servizi gestiti prevedono un piano a cadenza annuale o pluriennale che copre tutte le necessità: dall’ICT governance all’operation management, dal system e network management alla virtualizzazione, fino all’application e al data management. MarketsandMarkets stima che il mercato globale dei servizi gestiti dovrebbe crescere dai 223 miliardi di dollari del 2020 a più di 329 miliardi di dollari entro il 2025, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) dell’8,1% nel periodo di previsione. A guidare questo trend, fattori come l’adozione progressiva del cloud, l’aumento dell’automazione negli ambienti IT e l’incremento della domanda anche da parte delle PMI che, al pari delle grandi imprese, hanno verificato i tanti modi in cui i servizi gestiti aiutano il loro business.
Il primo modo in cui i servizi gestiti supportano l’azienda incide sulla velocità di adeguamento a cambiamenti organizzativi anche repentini. L’esempio della fase del lockdwn è forse uno dei più eclatanti per far capire come uno spostamento massiccio di risorse in smart working possa mettere in crisi tutta l’infrastruttura ICT. Le aziende che avevano già attivato, per esempio, servizi gestiti sulle postazioni di lavoro (PDL) hanno potuto avviare in tempi record la remotizzazione di tutte o di una parte delle attività senza che questo creasse un’interruzione nell’operatività quotidiana. I servizi gestiti, in questo caso, hanno fatto da trait d’union tra il lavoro tradizionale e quello “agile”.
Il secondo vantaggio dei servizi gestiti riguarda la riduzione dei costi complessivi. Sebbene, infatti, il modello break/fix preveda una spesa iniziale più bassa soprattutto dal punto di vista della manutenzione, sul medio-lungo periodo i servizi gestiti risultano in assoluto più convenienti. Una convenienza sia sui costi diretti, perché includono aggiornamenti, patch, manutenzione e assistenza, sia su quelli indiretti dovuti all’obsolescenza del parco hardware e software. La mancata modernizzazione dei sistemi IT corrisponde a una perdita di efficienza in tutta l’organizzazione e, nel caso in cui si voglia porre rimedio, con investimenti molto gravosi per svecchiare infrastruttura e applicazioni.
Un ulteriore beneficio che i servizi gestiti portano alle aziende è quello di aiutarle a concentrarsi sui propri asset strategici. A prescindere dal fatto che operi o meno nel mercato IT, i servizi gestiti la sollevano dall’onere di doversi occupare direttamente della tecnologia che abilita il business. Dalla gestione centralizzata dell’inventario hardware/software al rilascio delle licenze, dalla configurazione dell’ambiente alla gestione dei dispositivi mobili: tutto ciò che occorre sul versante dell’information technology è demandato a un partner esterno. Quest’ultimo, fra l’altro, ha l’obbligo per contratto, sulla base di SLA (Service Level Agreement) concordati con l’azienda, di garantire sempre elevati standard di servizio.
Nell’attuale scenario globale non è facile contrastare le minacce provenienti da cyber attack né riuscire a conformarsi costantemente alle regole di compliance dettate dai vari Stati. Se in Europa vige ormai il GDPR (General Data Protection Regulation), negli Usa c’è invece il CCPA (California Consumer Privacy Act), solo per fare due esempi. I provider di servizi gestiti si occupano di default della sicurezza IT e possiedono competenze estese sulle normative che regolano privacy e tutela dei dati personali. Per questo nel “pacchetto” con cui generalmente coprono l’intero fabbisogno IT delle aziende sono compresi anche questi due aspetti che, da soli, sarebbero un impegno in termini di effort e spesa.
Non sempre le organizzazioni sanno qual è la loro reale esigenza di innovazione. In altre parole, qual è la migliore tecnologia che può venire incontro alla necessità del business in un certo momento? Cloud pubblico, privato o ibrido: qual è quello indicato per l’azienda? Server, router, storage, switch, solo per fare qualche esempio, sono adeguati a supportare i carichi di lavoro, a rispondere alle richieste dei clienti finali? I fornitori di servizi gestiti affiancano le imprese affinché l’IT sia continuamente in linea con gli obiettivi aziendali. E lo fanno in maniera proattiva, perché la conoscenza delle leve dell’innovazione fa parte del loro core business.
I servizi gestiti riguardano, quindi, molteplici aspetti dell’infrastruttura IT di un’azienda. Una delle soluzioni più popolari è il service desk centralizzato, attivo da remoto 24 ore al giorno per tutto l’anno, festivi compresi. Specialmente se caratterizzato da un supporto multilingua, contribuisce a creare un ambiente di lavoro digitalizzato, dove i dipendenti possono essere supportati nel caso di eventuali problemi tecnici.
La crescita del lavoro agile, inoltre, si è tradotta in una crescente mole di dispositivi mobili da dover gestire, cioè quelli che usano i dipendenti per lavorare da remoto e accedere agli stessi strumenti digitali che usano in azienda. Le soluzioni di Mobile Device Management (MDM) servono alle aziende per monitorare da remoto smartphone o notebook dei dipendenti e assicurarsi che non rappresentino una possibile vulnerabilità alla sicurezza della rete aziendale: spesso tali dispositivi si connettono tramite reti Wi-Fi pubbliche e ciò comporta una serie di sfide tecnologiche da superare. Serve implementare una Virtual Private Network (VPN) per proteggere il collegamento fra il dispositivo e la rete aziendale, per esempio; ma anche controllare che le applicazioni installate siano funzionanti e non che siano accessibili da persone terze.
Un’ulteriore tema relativo ai servizi gestiti è quello della comunicazione fra colleghi fisicamente distanti fra loro. Le soluzioni di Unified Collaboration offrono una sola piattaforma per integrare e-mail, chiamate VoIP e tradizionali, chat aziendali e garantiscono la possibilità di collaborare in tempo reale su un documento, un foglio di calcolo o una presentazione. Un approccio olistico che offre vantaggi alla produttività e al coinvolgimento degli stessi dipendenti, che vengono rinvigoriti da uno strumento flessibile che permette di collaborare con i colleghi al massimo delle opportunità concesse dal digitale, riducendo le inefficienze che aumentano i costi dell’azienda.