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Qualità del software: come aumentarla con Agile e DevOps

Scritto da Present | 9 aprile 2025

In uno scenario economico sempre più digitalizzato, la qualità del software è una leva competitiva imprescindibile per qualsiasi organizzazione, perché garantisce l’efficienza dei servizi sia erogati all’interno sia rivolti al mercato. Pertanto deve essere integrata nel processo di sviluppo (quality built-in), anziché aggiunta come controllo finale.

Le metodologie Agile e DevOps possono contribuire a migliorare l’efficacia dei processi di sviluppo e distribuzione delle applicazioni, con effetti positivi sulla qualità, la coerenza e l’integrazione dell’intero parco software aziendale. Tuttavia, per un’adozione proficua dei due modelli occorrono conoscenze specifiche e una cultura dell’innovazione diffusa a livello di impresa.

 

Cosa si intende per qualità del software?

Prima di analizzare come Agile e DevOps impattano la pipeline di sviluppo applicativo, è bene chiarire cosa si intende esattamente per ‘qualità del software’.

Un’applicazione di qualità si distingue per una serie di caratteristiche: non solo l’assenza di bug significativi e le elevate prestazioni, ma anche la sicurezza, la scalabilità, la semplicità d'uso e la possibilità di essere facilmente integrata e aggiornata secondo le necessità aziendali.

Per le aziende moderne, che devono competere in un mercato fluttuante e non possono permettersi disservizi, disporre di un parco applicativo affidabile, robusto e coerente è un fattore critico di successo.

Da notare anche che la qualità del software influisce direttamente sulla user experience: un’applicazione ben progettata, che ha visto il coinvolgimento degli stakeholder nella fase di sviluppo, tipicamente incontra le esigenze e le aspettative degli utenti, aumentandone la soddisfazione e la produttività.

 

Agile e DevOps si complementano

Ma come è possibile migliorare la qualità del software e perché Agile e DevOps possono essere di supporto?

I due approcci, che stanno acquisendo una popolarità crescente, intervengono nei processi di sviluppo e distribuzione delle applicazioni in modo complementare.

Con il termine “Agile si intende un insieme di valori e principi espressi nel Manifesto omonimo, a cui si ispirano framework come Scrum, Kanban o XP, che si concentrano sull’iteratività e sull’adattabilità del processo, sulla collaborazione e sui feedback continui. L’Agile, infatti, prescrive feedback rapidi per migliorare non solo il prodotto ma anche il processo di sviluppo stesso.

L’approccio DevOps si basa su principi di collaborazione e responsabilità condivisa tra sviluppo e operations, puntando su strumenti di automazione per migliorare l’efficienza e la qualità dell’intero ciclo di vita del software.

Se ben applicati, Agile e DevOps possono contribuire ad elevare la qualità del software, accelerare i rilasci e costruire soluzioni allineate alle necessità del business e degli utenti finali, automatizzando i processi e minimizzando gli errori.

Da notare che entrambi si basano su principi Lean, che mirano all’eliminazione degli sprechi e alla massimizzazione del valore per il cliente attraverso cicli di miglioramento continuo.

 

Come Agile contribuisce alla qualità del software

Scendendo nel dettaglio, un approccio Agile contribuisce alla qualità del software da diverse prospettive.

Innanzitutto, organizzando il processo di sviluppo in sprint (facendo esempio con il framework Scrum), ovvero cicli di lavoro brevi, iterativi e incrementali, il software viene sottoposto a continue verifiche e modifiche in corso d’opera. Ogni sprint prevede l’aggiunta di una funzionalità ed eventuali correzioni sulla base dei test e dei feedback ricevuti. Concluso il blocco di attività, si passa al successivo e così via, fino al prodotto finale. Così si riduce il rischio di accumulare errori migliorando la qualità del software in fase di creazione.

Agile inoltre prescrive un approccio collaborativo allo sviluppo, con il coinvolgimento di developer, tester e stakeholder. La comunicazione regolare tra i partecipanti garantisce l’allineamento tra requisiti tecnici e necessità del business, migliorando la coerenza e la qualità del software.

 

DevOps per la qualità del software a tutto tondo

Il contributo di DevOps alla qualità del software invece si articola su una visione più ampia del ciclo di gestione applicativa, puntando sulla stretta collaborazione tra Developers (Dev) e Operations (Ops), nonché sull’automazione dei processi di sviluppo e rilascio.

Il DevOps infatti promuove l’adozione di strumenti che permettono di automatizzare l’integrazione, la verifica, la delivery e il deployment delle modifiche al codice applicativo, senza soluzione di continuità. Ogni revisione, infatti, viene automaticamente convogliata in un repository comune del codice sorgente, sottoposta a test, validata per il rilascio e infine distribuita negli ambienti di produzione, in un ciclo continuo e coerente (la cosiddetta pipeline CI / CD ovvero Continuous integration / Continuous Delivery). Come si può intuire, l’automazione delle procedure di integrazione e distribuzione minimizza il rischio di introdurre eventuali bug, permette di aumentare la frequenza degli aggiornamenti e favorisce il rilascio di versioni sicure del software.

Tuttavia, ci sono altri modi con cui il DevOps contribuisce alla qualità delle applicazioni.

La metodologia, infatti, prevede il monitoraggio costante delle applicazioni in produzione (observability), sfruttando strumenti avanzati di controllo e logging. Così è possibile intercettare e risolvere tempestivamente eventuali malfunzionamenti, cali di performance e problematiche di sicurezza, a tutto vantaggio della qualità del software.

Inoltre, la sinergia tra gli sviluppatori e le controparti operative definisce un circolo virtuoso di feedback in ogni fase della pipeline, dalla scrittura del codice alla convalida degli aggiornamenti fino alla delivery e al monitoraggio, con risvolti positivi sulla riduzione dei bug e sulla qualità del software.

Tra le altre caratteristiche del DevOps che contribuiscono a migliorare la qualità del software, bisogna menzionare il principio del shift left, che porta sicurezza e testing nelle fasi iniziali dello sviluppo, anticipando problemi e riducendo i costi di correzione.

Un’altra pratica essenziale per DevOps è l’Infrastructure as Code (IaC), che permette di gestire l’infrastruttura come codice, garantendo coerenza, riproducibilità e qualità.

 

Le pratiche che supportano la qualità del software

Scendendo più nel dettaglio, esiste inoltre un’ampia serie di best-practice che può contribuire a migliorare la qualità del software.

Una pratica chiave è il Test-Driven Development (TDD) che, promuovendo la scrittura dei test prima del codice, consente di costruire soluzioni robuste riducendo il debito tecnico. Altre pratiche, che riducono il debito tecnico, migliorando la qualità a lungo termine, sono ad esempio il mob programming, il refactoring continuo e il clean code.

Il Trunk-Based Development (TBD) è una pratica fondamentale nella moderna ingegneria del software, perfettamente allineata con i principi Agile e DevOps che prevede che gli sviluppatori integrino frequentemente le loro modifiche direttamente nel trunk principale (main branch), idealmente più volte al giorno. Il TBD, combinato con pipeline CI/CD robuste, permette di mantenere un codice base sempre deployable, riducendo drasticamente il rischio di regressioni e migliorando la qualità complessiva del software.

 

Perché è importante diffondere la qualità del software in tutta l’organizzazione

Insomma, per ottenere applicazioni efficaci, performanti e in salute bisogna iniziare da una revisione dei processi di sviluppo e gestione del software, promuovendo il coinvolgimento di tutti gli stakeholder.

Chiaramente occorrerà stimolare un’evoluzione della cultura organizzativa, combinando iniziative dalla leadership con il coinvolgimento diretto dei team operativi. Implementare procedure standard e best practice in modo strutturato e diffuso significa costruire un portafoglio applicativo coerente e integrato, che garantisce alti livelli di qualità, sicurezza, usabilità ed efficacia.

Infine, non bisogna dimenticare che ogni azienda deve adattare Agile e DevOps alle proprie esigenze, evitando di applicare rigidamente le pratiche senza considerare il contesto.