La SQL Server Migration è un’operazione necessaria per qualsiasi organizzazione che intende preservare il valore del proprio patrimonio informativo. Infatti rimanere con sistemi obsoleti significa incorrere in gravi deficit funzionali e di sicurezza, penalizzando la capacità aziendale di gestire e sfruttare le informazioni.
Schierandosi a fianco delle imprese, Present ha quindi lanciato SQL Server Migration Consulting Service, una soluzione che permette di semplificare il processo di aggiornamento e modernizzazione di SQL Server.
Prima di scendere nei dettagli del servizio, è meglio partire con qualche chiarimento tecnico e metodologico.
SQL Server è il sistema sviluppato da Microsoft per la gestione di database relazionali. In commercio dal 1989, è stato oggetto di molteplici aggiornamenti e molte delle versioni lanciate nel corso degli anni sono ormai giunte al fine-supporto.
Manutenere il sistema effettuando gli upgrade opportuni è una buona pratica che tutte le organizzazioni dovrebbero seguire. I rischi derivanti dall’utilizzo di release obsolete infatti possono incidere significativamente sulle strategie aziendali di data management.
Innanzitutto, un sistema SQL Server ormai datato evidenzia criticità di sicurezza e degrado delle performance. Inoltre, può limitare il lavoro degli sviluppatori quando devono progettare nuove applicazioni, perché non offre supporto a funzionalità avanzate e pone vincoli di interoperabilità. Infine, a causa dell’obsolescenza, può risultare non conforme ai più recenti obblighi normativi, comportare frequenti interruzioni di servizio e downtime prolungati, richiedere manutenzioni onerose.
Ecco perché la SQL Server Migration diventa fondamentale. Con una definizione di ampio respiro, il termine si riferisce al processo di aggiornamento del sistema, con tutte le relative fasi e implicazioni.
Il percorso di migrazione include due accezioni principali: l’upgrade dalla versione attuale alla successiva; il passaggio dal datacenter aziendale ad ambienti cloud. In entrambi i casi, la procedura include la transizione della base dati dal vecchio al nuovo sistema, con step successivi di verifica, affinamento e manutenzione.
Se l’aggiornamento di release è indispensabile per non incorrere nei rischi derivanti dall’obsolescenza, la possibilità di sfruttare SQL Server come servizio nel cloud è un’alternativa conveniente, sicuramente da valutare. La nuvola infatti offre benefici tangibili, che includono: la flessibilità, la scalabilità delle risorse, maggiori garanzie di sicurezza, l’automazione del provisioning, la riduzione dei CapEx e minore effort nella manutenzione.
Upgrade di versione e migrazione in cloud sono entrambe best-practice che, a fronte di innumerevoli benefici, richiedono comunque competenze tecniche specifiche, ma anche valutazioni oculate, capacità progettuali e know-how.
Piuttosto che agire in autonomia, è preferibile affidarsi a partner qualificati, che hanno maturato esperienza e soluzioni ad hoc. Così Present ha concepito SQL Server Migration Consulting Service, come risposta concreta alle necessità delle aziende.
L’obiettivo è offrire un supporto efficace nella migrazione di database e istanze SQL Server, semplificando il percorso di transizione del sistema esistente alla nuova versione oppure verso la nuvola di Microsoft Azure.
Figura 1 - Processo di upgrade delle versioni di SQL Server
Figura 2 - Processo di migrazione da SQL Server on-premise al cloud Azure di Microsoft
Per entrambi i percorsi (schematizzati nelle Figure 1 e 2), i tecnici di Present offrono un’assistenza completa che copre tutte le fasi: dall’assessment alla pianificazione fino alla migrazione e ottimizzazione della base dati, fornendo un servizio di supporto anche dopo il Go Live.